Superare i conflitti grazie all'incontro e all'informazione

Due brevi agenzie, di epoche diverse:

"Brillante laureato in filosofia e letteratura presso una delle migliori università europee si è distinto per la sua rapida ascesa nel mondo della politica continentale. Grande comunicatore, ha promosso incontri e mostre internazionali alle quali hanno partecipato i principali leader mondiali. Ha lasciato un'impronta importante nel cinema mitteleuropeo, al quale in poco tempo ha dato un nuovo impulso dopo anni di torpore. Sposato con figli, dopo essere stato uno dei principali organizzatori delle recenti olimpiadi si sta ora adoperando nella risoluzione delle tensioni che hanno visto coinvolti il centro dell'Europa con la vicina Russia."

"Arrestato un mediorientale da tempo sorvegliato dalle forze di sicurezza. Insieme ad un gruppo di connazionali si trovava in una zona periferica e grazie ad un informatore da tempo infiltrato e ad un prezioso lavoro di intelligence è stato identificato e fermato nella notte. Subito trasferito in carcere verrà processato con l'accusa di associazione sovversiva con l'aggravante della motivazioni religiose e rischia ora una condanna pesante. In precedenza la sua attività era già stata segnalata in occasione di eventi pubblici in cui si erano verificati episodi definiti dalle autorità come anomali e preoccupanti ed ora al vaglio dei magistrati".

Due personalità che non potrebbero essere più distanti, due uomini che hanno fatto nella loro vita scelte opposte. Uno rivolto all'annientamento dei propri simili e di coloro che vengono identificati come nemici a causa del differente credo religioso, l'altro dedito alla trasmissione di un messaggio di superamento dei conflitti e di coesistenza pacifica, attraverso una comunicazione semplice ed immediata.

Proprio il tema della comunicazione diventa centrale nella contrapposizione tra i costruttori di nuovi ponti e coloro che innalzano nuovi muri. Un messaggio pensato per raggiungere i propri obiettivi può contribuire in modo decisivo a spingerci in una direzione che pensiamo sia stata scelta da noi, ma che al contrario ci è stata imposta con un abile utilizzo dei media.

Oggi dobbiamo focalizzare la nostra attenzione su come una notizia ci viene trasmessa, per influenzare le nostre scelte e spingerci tra le braccia di coloro che vogliono il nostro voto o il nostro contributo per qualcosa di diverso dal bene comune. Per far questo è necessario incontrarci, riflettere, parlare.

L’occasione viene fornita dall’iniziativa The Bridge-Builders, che fino a martedì 31 gennaio 2017 illuminerà il ponte dei Cavalieri Templari (o di San Giovanni), a Moncalieri, suggellando l’incontro tra le due rive del Po.
L'allestimento, unico in Italia per la sua valenza simbolica, è curato dall'associazione Progetto Cantoregi, che fa da sempre dell'impegno civile e sociale il centro della propria ricerca espressiva, su ideazione di Koji Miyazaki e Marco Pautasso.

L'illuminazione del ponte si può interpretare non solo come la volontà di unire  - e non di dividere -  ma anche come la necessità di fare luce nuovamente sulla nostra capacità di ricerca della verità, sul bisogno di informazione, sul faticoso ma necessario ruolo di cittadini protagonisti e non solo semplici comparse della vita democratica del nostro Paese.

Un'occasione per riflettere sulla situazione odierna, che sta facendo tornare attuali tensioni che sembravano appartenere al passato. Nel mondo della comunicazione globale, il primo passo per risolvere i conflitti può proprio essere la capacità di fornire un'informazione corretta ed equilibrata, senza divenire prigionieri di una paura che vuole bloccare le nostre vite. La televisione, Internet, il cinema, ma anche e soprattutto la comunicazione diretta ottenuta tramite il teatro e manifestazioni di questo tipo sono oggi i nuovi terreni di confronto. Il progetto di Moncalieri, in una cornice splendida e ricca di storia, rappresenta un’occasione per guardare avanti, evitando di cadere in alcune distorsioni mentali che vengono quotidianamente costruite intorno a noi, senza che ce ne rendiamo conto.

Una prova? Leggete le due citazioni iniziali  con maggiore attenzione. Chi sono i due personaggi citati? Il primo è Joseph Goebbels. Il secondo è Gesù.